La più chic tra le isole greche, a volte anche snob. Ma forse la più affascinante. Roccia vulcanica, case bianche e riflessi azzurri accavallate una sull'altra in un labirinto di stradine, intasate da uomini e donne e non da macchine. Qualche bar per fighetti e gioiellerie nella parte alta (la caldera) di Thira, il capoluogo, ma tutto si fonde perfettamente con le "gyrerie" più spartane e l'imperdibile panorama. Più popolare, ma meno bello, il centro del paese. Traffico di bus, auto e moto, agenzie di viaggio ovunque. Però molto vivo e informale, luogo di appuntamento, di arrivo e partenza, quindi bello, stimolante e divertente.
In alto c'è Thira, sulla caldera, quello che rimane del vecchio vulcano esploso. In basso il mare e il vecchio porto che si può raggiungere a piedi per una ripida scalinata, in asino o in ovovia. Sulla roccia, una sull'altra, le case (freschissime... e si possono affittare) con i tetti che diventano terrazze di bar e ristoranti (cari, ma una volta ogni tanto si può anche strafare). Ovvero aperitivo e vista sul vulcano e mare blu. Ma il ristorante da consigliare è Nikolas. Un piccolo locale sulla stradina che dalla piazza porta alla caldera. Non ha la terrazza, ma si mangiano piatti che nei ristoranti più turistici non esistono. Arrivate presto perché si cucina per pochi e se un piatto finisce fino a domani non si replica. Il menù, scritto col gesso sulla lavagna, è in greco ed è l'unico disponibile. Ma non abbiate paura, Nikolas si fa capire in quasi tutte le lingue.
Santorini era un vulcano, esplose migliaia di anni fa e buona parte dell'isola sprofondò nel mare. Ora Santorini è un semicerchio con al centro, in mezzo al mare, il cratere del vulcano. Si può raggiungere in battello, le agenzie organizzano gite di alcune ore. Se avete voglia di camminare sotto al sole, in salita, sulla roccia lavica... accomodatevi. Dopo potrete fare il bagno nell'acqua sulfurea che si sprigiona sotto un piccolo tratto di mare.
Arrivando in nave l'impatto è grande: case bianche arrampicate sulla roccia rossa a picco sul mare. La prima a vedersi è Oia (si legge IA), un paese fatto di piccole stradine e scale che passano sui tetti delle case. Da non perdere, se siete dei teneroni, il tramonto: si guarda, mano nella mano, dalla piazzetta sotto il mulino a vento. Tu, lui/lei e altre centinaia di persone, troupe televisive comprese.
Santorini è comoda da girare: si arriva ovunque col bus, che sono frequenti e girano fino a tarda ora. I taxi hanno prezzi medi, ma si può dividere il tragitto e la spesa con altri passeggeri. Chiaramente nelle zone antiche di Thira e Oia si gira a piedi: vie strette e scale non permettono altro (per fortuna).
La ricettività alberghiera è buona. Tanti piccoli alberghi a gestione familiare a Thira, Oia e nei paesini limitrofi. In ogni caso arrivati al porto verrete sommersi di offerte: valutate con calma, tenendo presente che Santorini è tra le più care di tutta la Grecia. Si trovano campeggi nei paesini sul mare e a Thira, dove esiste anche un buon ostello.
Le spiagge sono rocciose o di sabbia nera. La spiaggia rossa, vicino alle rovine di Akrotiri, è la più suggestiva. In agosto è ovviamente affollatissima e perde parte del suo fascino, ma ne vale comunque la pena. Le altre spiagge sono più semplici da raggiungere, ma meno affascinanti. Il mare è più usufruibile, ma i fondali non reggono il confronto.
La caldera di Thira, deserta di pomeriggio e affollatissima di notte, offre una fantastica vista sul vulcano.
Visitata a agosto 1994, maggio 1995, agosto 1995, luglio 1999, agosto 2001, agosto 2007, agosto 2015